Siamo veramente liberi di pensare in modo non condizionato? Di scegliere ciò che realmente ci occorre? Le nostre azioni e reazioni sono dipese da scelte soggettive oppure sono indotte da “registrazioni” acquisite nel corso della vita?

Che scelte e azioni individuali siano il risultato di ciò che nel nostro inconscio si è depositato è già scientificamente provato e pertanto non stupisce che sempre più persone si rivolgano a tecniche mentali per ottenere risultati soddisfacenti. Ciò accade in ambiti anche molto differenti tra loro: sport, business, relazioni sociali, ecc.. Ma altrettanto spesso si parla di corsi o seminari volti a soddisfare in breve tempo le necessità di coloro che vengono attirati da queste possibilità. Sono ambiti settoriali, importanti si, ma non completi perché non tengono in considerazione una visione più ampia. Questa visione riguarda l’individuo e la sua libertà. Un corso se ben strutturato può produrre un buon risultato, ma la sua finalità sarà spesso quella di fornire uno strumento settoriale. Un valido esempio lo troviamo in ambito sportivo. Qualunque agonista viene affiancato da diversi professionisti e preparatori il cui compito è quello di fornire i mezzi per vincere la gara. In ciò una parte importante è svolta dal cosiddetto “Mental Coach”. Ma anche il più grande atleta, pur avendo ottenuto la massima prestazione iridata, non sarà esente da programmazioni mentali ricevute in altri ambiti. E questa è la differenza di The Mental Matrix: deprogrammazione dei sistemi di controllo ad ampio raggio.

Gli ambiti in cui un individuo si trova a confrontarsi nella propria vita sono molteplici (affetti, lavoro, sport, sociale, solo per citare i più conosciuti) e acquisire tecniche specifiche in ognuno di questi settori vorrebbe dire impiegare tutta la vita per liberarsi da meccanismi acquisiti fin da bambini… e ancora più in là. Non sembrerebbe esserci una via d’uscita, ma così non è. L’acquisizione consapevole di alcuni elementi gestionali, indotti dall’esterno o meno, comporta una presa di coscienza di fondamentale importanza e questo è il primo passo verso la totale deprogrammazione dei sistemi di controllo che si riflettono, volenti o nolenti, nella vita di ognuno. Le “sentinelle mentali” sono costantemente all’opera e non osservano turni di riposo. Accettare l’esistenza di un problema è il primo passo verso la sua risoluzione. The Mental Matrix agisce nel seguente modo: conoscenza dei meccanismi che inducono la programmazione, accettazione del loro esistere, attivazione delle tecniche di deprogrammazione applicabili in ogni settore. I benefici che si possono ottenere sono molteplici, ma uno in particolare sarà fondamentale: l’ottenimento della propria libertà dai sistemi di controllo mentale, siano essi indotti volontariamente o meno, riprogrammando la realtà individuale.

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